Cantina
Nascita
Una data, il 1870, ed uno stemma araldico impressi su una “volta a botte” nella parte più vecchia della cantina a Barolo.
Un importante punto di partenza che riassume in uno sguardo decenni di storia e ripropone un passato fatto di passione per le colline della zona del Barolo, di duro lavoro e di dedizione ad una terra che ha regalato tanto. La felice intuizione di Giovanni Rinaldi che, nel XIX secolo aveva capito l’importanza di quella cascina acquistata sulla collina coltivata a vigneti, è stata portata avanti dai figli e dai nipoti, fino ad arrivare a Paola e Piera Rinaldi, le attuali titolari dell’azienda. In questi decenni il Barolo è stato il protagonista capace di unire storia e tradizione, due aspetti che Michele Rinaldi, uno dei quattro figli di Giovanni, ha saputo proporre in tutta Italia nei primi anni del ‘900.


Francesco Rinaldi
Una passione che ha reso forte il marchio della Cantina che, dal 1922 dopo la divisione familiare, ha preso il nome di Francesco Rinaldi, il più giovane tra i figli di Giovanni.
E da qui le bottiglie del Barolo Cannubi e del Barolo Brunate sono state servite sulle tavole che hanno fatto la storia, anche d’Italia: ad esempio nel 1949, durante l’adesione della nostra nazione al Patto Atlantico. Un chiaro segno di come la dedizione alla terra di Langa abbia portato il vino ad essere protagonista. Negli anni ’60 continuano l’opera di famiglia Luciano e Michele, figli di Francesco, e l’azienda cresce in modo costante fino ai giorni nostri. Dagli anni ’90 grazie a Paola e Piera, capaci ed attente al mercato moderno, il nome della Francesco Rinaldi conquista l’estero: agli Stati Uniti, il mercato principale, si affiancano il Nord Europa e parte dell’Oriente. La filosofia dell’azienda, fatta di Barolo, storia e tradizione, continua da quella collina che due secoli prima aveva affascinato Giovanni.

Storia
La storia della Francesco Rinaldi è nata nella cantina appoggiata sulla collina dei Cannubi, la più famosa del Barolo, dove i terreni di tipo Elveziano e Tortoniano si uniscono conferendo all'uva Nebbiolo caratteristiche uniche.
E da quella cantina originaria con le “volte a botte” negli anni si è passati a valorizzare sempre di più il lavoro iniziato da Giovanni e proseguito dai discendenti, con ampliamenti negli anni ’60, ad opera di Luciano e Michele, figli di Francesco Rinaldi. La tradizione della lavorazione in cantina si è unita in modo equilibrato alla tecnologia necessaria per ottimizzare il lavoro e conservare le peculiarità del vino. La concezione di una cantina moderna si sposa con quel sapore antico, fatto di meditazione: dai reparti pigiatura e fermentazione, dove l’uva diventa vino in una continua e veloce trasformazione, si passa alle “sale del silenzio”, ricavate sottoterra, a contatto con la collina. Qui le botti di rovere di Slavonia accolgono il Barolo per il ciclo di invecchiamento: è qui che si fa la storia di un grande vino, è qui che batte il cuore della Francesco Rinaldi. Una cantina dove si respira tutta la passione di famiglia, concentrata sulla valorizzazione della terra del Barolo. La zona imbottigliamento e magazzino si trovano ad Alba; anche qui per una felice intuizione di Francesco: negli anni ’30 il vino veniva trasportato su rotaia…. e il treno arrivava solo fino a qui.

